Nelle scorse settimane sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali le linee guida per la valutazione dell’Impatto Sociale, emesse con Decreto del 23 luglio 2019.

Nonostante l’efficacia non vincolante di queste, si tratta di uno strumento di facilitazione della concreta realizzazione della valutazione degli effetti conseguiti e dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi programmati tramite le attività di interesse generale svolte dagli Enti del Terzo Settore sulla base di dati oggettivi; uno strumento che permette fra l’altro di rendere disponibili agli stakeholders informazioni sistematiche sugli effetti delle attività realizzate.

Il processo per arrivare a misurare l’impatto sociale dovrà prevedere le seguenti fasi: analisi del contesto e dei bisogni; pianificazione degli obiettivi di impatto; analisi delle attività e scelta di metodologia, strumento, tempistica della misurazione rispetto agli obiettivi prefissati ealle caratteristiche dell’intervento; valutazione qualitativa e quantitativa dei dati raccolti, che dovrà essere effettuata considerando indici ed indicatori, sia monetari che non monetari, coerenti ed appropriati ai propri settori di attività di interesse generale; e, infine, comunicazione degli esiti della valutazione che costituiranno la base informativa per la riformulazione delle strategie e dei conseguenti obiettivi che l’organizzazione si porrà per lo sviluppo futuro delle proprie iniziative.

Per gli ETS che sono tenuti ex lege alla redazione del bilancio sociale e/o per quei soggetti che volontariamente scelgono di redigere il suddetto documento, la valutazione di impatto sociale potrà divenire parte integrante di questo. Inoltre, è previsto che al fine di garantirne la massima conoscibilità e favorire lo sviluppo della pratica valutativa, così come il bilancio sociale, i documenti prodotti dovranno essere resi disponibili tramite i canali di comunicazione digitali degli ETS e/o delle relative reti associative.