Con la legge di Bilancio 2019 è stata prevista una nuova ipotesi di de-commercializzazione delle attività svolte a vantaggio delle cd. “ex IPAB” (associazioni e fondazioni di diritto privato originate dalla trasformazione di istituti pubblici di assistenza e beneficenza in applicazione del D.Lgs. 207/2001 operanti in ambito sociale, sanitario e socio-sanitario).
Infatti, le attività condotte dalle ex IPAB a titolo gratuito o dietro il versamento di corrispettivi non superiori ai costi potranno adesso essere considerate “non commerciali”, purché venga adottato e provato il totale reinvestimento degli utili nell’attività sanitaria e socio-sanitaria e purchè non venga deliberato alcun compenso in favore degli organi amministrativi. Si precisa che è stata comunque ammessa la tolleranza di un margine limitato al 5% dello scostamento costi/ricavi per non più di due periodi d’imposta consecutivi (articolo 79, commi 2 e 2-bis, del Cts).
Inoltre, con l’emendamento 11.0.172 alla legge di bilancio, che conferma l’inclusione delle ex IPAB fra gli Ets, è stato specificato che questi enti rimarranno esclusi dall’ambito di applicazione della disicplina di cui all’art. 4, comma 3, D.lgs. n. 112/2017. E’ quindi stato ammesso l’esercizio di attività di direzione, controllo e/o coordinamento di questi enti oltre che da parte di società costituite da un socio unico persona fisica o da enti con finalità lucrative, anche da parte delle pubbliche amministrazioni.