L’European Data Protection Board (EDPB) ha adottato il proprio parere sul progetto di decisione di adeguatezza relativa al quadro UE-USA sulla privacy dei dati dei cittadini.
Il presidente dell’EDPB, Andrea Jelinek, ha dichiarato: “Un elevato livello di protezione dei dati è essenziale per salvaguardare i diritti e le libertà degli individui dell’UE. Pur riconoscendo che i miglioramenti apportati al quadro giuridico statunitense sono significativi, raccomandiamo di affrontare le preoccupazioni espresse e di fornire i chiarimenti richiesti per garantire che la decisione di adeguatezza perduri. Per lo stesso motivo, pensiamo che dopo il primo riesame della decisione di adeguatezza, i successivi riesami debbano aver luogo almeno ogni tre anni e ci impegniamo a contribuirvi”.
Per quanto riguarda gli aspetti più sostanziali l’EDPB, rileva che una serie di principi rimangono essenzialmente gli stessi previsti dal Privacy Shield, e che permangono, dunque, alcune preoccupazioni, ad esempio relative alla:
- assenza di definizioni chiave;
- mancanza di chiarezza sull’applicazione dei principi DPF ai responsabili del trattamento;
- mancanza di norme specifiche in materia di processi decisionali automatizzati e profilazione.
L’EDPB ribadisce, infine, che il livello di protezione non deve essere compromesso dai trasferimenti successivi. Pertanto, invita la Commissione a chiarire che le garanzie imposte dal destinatario iniziale all’importatore nel paese terzo devono essere effettive alla luce della legislazione del paese terzo, prima di un trasferimento successivo.