Oggi, 13 settembre 2018, per il terzo anno consecutivo ricorre la Giornata Internazionale del Lascito Solidale indetta nell’ambito del progetto di sensibilizzazione portato avanti dal Comitato del Testamento Solidale, patrocinato dal Consiglio Nazionale del Notariato.

Il Testamento Solidale è uno strumento volto a garantire parte del proprio patrimonio per il perseguimento del “bene comune”. Una pratica diffusa ormai da tempi remoti nel mondo di common law, dove storicamente la filantropia affonda le sue radici più profonde, e che recentemente sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese.

In Italia, infatti, solo con la legge Bassanini del 1997 (L. 127/1997) e con la L. 192/2000 gli enti non profit sono stati parificati fra loro e legittimati a succedere per testamento; leggi con cui sono state abrogate tutte le disposizioni civilistiche che, al fine impedire il ricostituirsi del fenomeno della “manomorta”, prescrivevano autorizzazioni per l’acquisto, l’alienazione o l’accettazione di donazioni, eredità e legati da parte di associazioni o fondazioni, imponendo a tal fine l’ottenimento dell’autorizzazione governativa.

A seguito di queste modifiche, chiunque può nominare proprio erede (la Suprema Corte ha chiarito che gli enti possono essere chiamati a succedere solo nella posizione di eredi e non di legatari – Cass. n. 464/1994) a titolo universale un ente non lucrativo, che sia o meno dotato di personalità giuridica. A prescindere a chi sia destinatario dei beni, viene in ogni caso applicato il dettato di cui agli artt. 587 ss. c.c., tuttavia, ai sensi dell’art. 473 c.c., l’accettazione d’eredità dovrà necessariamente avvenire con beneficio dell’inventario.

Si ricorda altresì che fiscalmente, l’art. 3 della L. n. 346/1990 (Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni), prevede esenzioni d’imposta per i trasferimenti effettuati in favore di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, nonché quelli a favore delle ONLUS.